giovedì 11 agosto 2011

just my saturation

Dunque, nuovo mese nuove foto! Pericolosamente mi accorgo che ci avviciniamo alla fine, ma ancora non è giunta l'ora del post finale, quello sarà pieno di fuochi d'artificio e tanti fazzolettini per asciugarsi le lacrime.
E' ancora estate, una serena e piacevole estate fatta di giornate abbastanza intense (già mi sembra che una giornata la riesca a vivere due volte mah) però come l'estate vuole, non è che esca tutti i giorni, mi piace starmene anche a casa, qualche volta in modo più coercitivo a causa studio. Ed è il momento di inventarsi qualcosa per le foto del giorno accidenti! Fare esperimenti provare nuovi strumenti! Fare fare fare!

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Oggi in particolare, dopo una giornata abbastanza produttiva (con nuova voglia di fare), è giunta sotto la lenti d'ingrandimento dei miei pensieri la questione Pseudonimi o Nome completo.
Spiego meglio, quando si pubblica qualcosa al grande mondo della celebrità (si parla celebrità artistica non da Red Carpet) è meglio utilizzare pseudonimi o il proprio nome?
Usare il proprio nome si è quella persona, in tutto è per tutto esempio Giuseppe Bianchi, è quella persona, riconosciuta burocraticamente con quel nome. A quel nome equivale una serie di codici numerici o alfabetici. Quel nome rimanda a una determinata carriera scolastica, una carriera lavorativa e quant'altro.
Lo pseudonimo è diverso. E' qualcosa che scaturisce dalla fantasia, propria o di chi ti sta intorno, un prodotto non burocratico, non rimanda a numeri. Rimanda a eventi è più colloquiale; il nostro Giuseppe Bianchi potrebbe essere il Bianchis. E' un modo di relazionarsi più informale.
Nome completo ha una certa austerità non lo metto in dubbio, mentre lo pseudonimo è più terra terra.
Decidere cosa utilizzare è prettamente una cosa personale, è decidere come relazionarsi con coloro che seguiranno i tuoi passi.
Non è detto però che il nome completo debba essere necessariamente qualcosa di freddo, lo pseudonimo può essere una strategica maschera per coprire la propria vita privata.

Personalmente, come potete notare anche su questo blog, io utilizzo non tanto uno pseudonimo ma un soprannome. Susi, perchè è così che la gente mi conosce ed è così che sono. Non tanto per un azione commerciale, per facilitare la memorizzazione nelle menti delle persone.
Nonostante i miei mille soprannomi che cito nella mia descrizione il tutto è racchiuso in quattro lettere: Susi (che recentemente è Susij come libero tributo a Kandnskij). Perchè alla fine sono quell'insieme di fonemi. Per lo stato italiano ho altri fonemi e grafemi, legati a un codice fiscale, legato a tutta una mia storia.
Potrebbe forse sembrare privo di fantasia daltronde è solo il diminutivo del mio nome no?
Già superficialmente è così. Chi mi conosce sa che quella sequenza di lettere, rimanda a un momento di vita, un aneddoto, una situazione. Rimanda a qualcosa. E' un nome comunque non creato solo da me, ma da una comunità tramandato nel tempo, e continua a esistere perchè c'è sempre qualcuno che mi chiama in questo modo.
Un nome completo indubbiamente crea delle coordinate.
La stessa cosa accade in una famosa opera Romeo e Giulietta.I due innamorati sono andati oltre al loro nome completo, tralasciando parte di esso.

Forse sono andata un po' Off Topic citando anche il grande Shakespeare, però se ci pensato c'entra anche questa opera nella tesi che ho affrontato.
Insomma firmarsi con uno pseudonimo non è poi così malvagio! Se poi il vostro pseudonimo coincide con il nome completo, che male c'è?
L'importante è che voi siate quel nome.

Un'altra tesi, molto incentrata sul marketing che parla sul dilemma pseudonimo sì o no http://www.youtube.com/watch?v=7Q5MZUfs-2U

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