domenica 13 marzo 2011

Un nuovo giorno una nuova storia?

Nessun giorno può essere uguale all'altro anche se ci sembrano così inutili e senza uno scopo c'è sempre qualcosa di diverso ogni giorno.
La sveglia suona sempre alla solita ora, ci si prepara per la giornata e si esce sperando che il pullman sia in orario e che non si debba discutere con qualcuno.
Ogni giorno si spera che sia il giorno giusto perchè accada qualcosa di nuovo, qualcosa che alcuni chiamano miracolo ed altri botta di culo.
Si prosegue nella giornata, si finisce lezione e si è un giorno leggero si ritorna a casa se no pausa e panino.
Ci sono cambiamenti, lievi ma ci sono.
La questione è che non vogliamo far accadere niente di nuovo, perchè diciamolo la routine nonostante la sua noia, ci piace perchè è qualcosa di sicuro su cui possiamo contare. Sappiamo che ci sono quelle determinate azioni da fare in quella giornata, e và bene così. Bisogna salire a quella fermata e scendere a un'altra, fare quel tragitto a piedi e siamo a posto.
Qualche volta però è bene scendere una fermata prima o anche 7 fermate prima. Fare il pezzo a piedi, una strada alternativa. Così si scoprono nuove cose, come un negozio una persona con cui parlare.
E' quel qualcosa di diverso che bisognerebbe cercare sempre tutti i giorni.
Certo non avere una routine è spiazzante. Ogni giorno doversi inventare cosa fare giorno per giorno, in un certo senso la routine ti salva un po'. L'unico problema è quello di non finire inghiottiti da essa.

Oggi. 
Oggi mentre aspettavo i miei su una panchina mi è capitato di sentire un bambino chiedere a suo padre cosa fosse una cabina telefonica.
Ed è una cosa strana perchè sono cose per noi scontate, cose di cui abbiamo avuto un'esperienza, ma che con l'avvento della tecnologia passeranno in disuso e finiranno in qualche museo un po' nostalgico. Dove bambini e adolescenti guarderanno e incuriositi si chiederanno come fosse la vita senza il cellulare. Non far sapere a nessuno dove si fosse, cose da sconsiderati!
Non è una questione di sentirsi vecchi o meno, è che le cose cambiano. Oggetti di uso comune fra 20 anni non lo saranno più. E così via, le mode, le persone, gli attegiamenti.
La nostra percezione và di pari passo con il periodo che viviamo.

Tutto qui e niente più.



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